È stato presentato lo scorso ottobre il documento di consenso “Inquinamento atmosferico e salute. Le proposte delle società scientifiche pediatriche e del gruppo di lavoro ‘Ambiente e primi 1000 giorni’ per migliorare la salute dei bambini e delle famiglie”. L’obiettivo è stimolare la riflessione su questo tema di grande attualità, promuovendo azioni concrete per costruire contesti di vita sani.
Molti studi danno ormai piena evidenza scientifica dei possibili rischi per la salute dovuti all’esposizione precoce dei bambini agli inquinanti atmosferici outdoor. Sin dal concepimento ai due anni di vita (ovvero nei primi 1000 giorni), i bambini sono particolarmente vulnerabili in quanto i loro organi sono ancora in fase di maturazione. È ormai accertato che l’esposizione precoce all’inquinamento può portare a esiti negativi durante la vita fetale e alla nascita, a un incremento della mortalità infantile e a disturbi dello sviluppo neurologico, oltre ad altre ripercussioni quali la compromissione della funzione polmonare, l’obesità e l’otite media. Il documento, frutto del progetto di ricerca “Ambiente e primi 1000 giorni” finanziato dal Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie – Ministero della Salute, è a cura dalle principali società scientifiche e associazioni in ambito pediatrico e neonatologico: l’Associazione Culturale Pediatri (ACP) e il Gruppo Pediatri Per Un Mondo Possibile, la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), la Società Italiana di Medicina Perinatale (SIMP), la Società Italiana di Neonatologia (SIN) e la Società Italiana di Pediatria (SIP).